Black Ace, un mito dal 1979 ai giorni nostri

Mauro Monesi, CEO di ProKennex Europa, ci riporta alle origini del progetto Black Ace che ha rivoluzionato il mondo del tennis e che, oggi, rivive attraverso il lancio della nuova serie sul mercato.

Il genio di Kunnan Lo

“A metà degli anni ’70, periodo in cui le rachette in legno avevano il monopolio nel circuito internazionale, l’Ingegner Kunnan Lo, Presidente della Kunnan Enterprise, la più grande industria al mondo specializzata nella lavorazione del legno, ebbe una grande intuizione: sfruttare le qualità della grafite per creare solidità nei telai realizzati in legno e migliorarne la risposta in campo. Fu un’idea brillante non solo dal punto di vista prestazionale ma anche produttivo, riscuotendo un grande successo tra i brand più importanti sul mercato, come Slazenger, Bancroft e Donnay.
Quasi tutti i giocatori del ranking (erano i tempi della forte rivalità tra Mc Enroe e Borg) passarono dalle tradizionali racchette in legno a quelle con gli inserti di grafite. La Kunnan Enterprise divenne, nel giro di poco tempo, il riferimento produttivo per di tutti i principali marchi di racchette mondiali.”

Black Ace, la prima racchetta 100% grafite

“Di lì a poco, anche grazie all’esclusiva siglata da Kunnan Lo con la Dupont, la maggior produttrice internazionale di grafite, ci convincemmo che potevamo spingerci oltre. Avevamo dentro di noi la voglia e la convinzione di poter cambiare le regole del gioco e di migliorare in maniera significativa l’esperienza e le performance in campo.

Progettammo una racchetta monoscocca a cuore aperto in grafite, dall’ovale più ampio rispetto agli standard di mercato. Facemmo bingo. A cavallo tra il 1977 e l’inizio del 1978 avevamo in mano il primo prototipo 100% grafite. Lo portai a Brescia per farlo provare al maestro di tennis Bruno Saiani. Non passarono neanche due giorni che mi chiamò per dirmi che non aveva mai giocato, prima di allora, con una racchetta così maneggevole, potente e dall’elevato comfort. Non avevamo più dubbi, stavamo per rivoluzionare per sempre il mondo del tennis. Nel 1979 fondammo Kennex, che subito dopo qualche mese diventò l’attuale ProKennex, e lanciammo sul mercato la Black Ace, la prima racchetta al mondo completamente in grafite. Scegliemmo il nero come colore dominante e l’asso di picche per enfatizzare la “cattiveria”, la potenza che sprigionava la racchetta fin dal servizio e la sua precisione.

Fu un successo incredibile. Presto si convertirono tutti a produrre telai in grafite. Noi riuscimmo però a rimanere per anni sempre al top perché potevamo contare sulla fibra più pregiata presente sul mercato, con performance prestazionali di gran lunga superiori alla normale grafite a fibra corta, utilizzata dagli altri brand. La serie Black Ace trovò il favore di pubblico e addetti del settore fino alla produzione dell’ultima serie, ad inizio degli anni ’90. Un aneddoto curioso ma che fa ben capire l’impatto che ebbe a livello mondiale: la racchetta fu annoverata fra i 100 prodotti più innovativi del XX secolo dalle riviste italiane Panorama ed Espresso.”

Back to the future – The new Black Ace series

“Nel frattempo eravamo proiettati nello studio di nuove tecnologie, volevamo dare un altro scossone al mondo del tennis. Nel ’94 lanciammo il Kinetic System che, ancora oggi, rappresenta il punto di riferimento a livello tecnologico per tutto il segmento, in termini di assenza di vibrazioni nel manico, stabilità del telaio e potenza dei colpi in uscita. Ma la serie Black Ace sapevamo che non era finita. Era nata con ProKennex e ProKennex era Black Ace.
Nel 2020 abbiamo rilanciato la serie e proprio in questi giorni sono disponibili i nuovissimi modelli Black Ace, Black Ace Pro e Black Ace 105. Tutti sviluppati in Aurelian Carbon e dotate di tecnologie Flex Logic e Kinetic System.
Oggi, come allora, per concezione e attitudine, Black Ace rimane sinonimo di aggressività e potenza applicata al gioco moderno!”